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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

La lettura

La lettura La lettura ti aiuta nei momenti più difficili. Ti isola, ti conduce nell'isola di altrove, in altre dimensioni, in altre vite. Speri che nel frattempo l'uragano passi, la tempesta finisca e ripulisca di ogni nebbia, di ogni grigiore, di ogni cosa che nascondi la luce e il calore del sole,di cui hai estremo bisogno. #ioleggopensodunquesono

Veni. Vidi. Vici.

(lat. «venni, vidi, vinsi») La capacità di sintesi di Giulio Cesare! "Subito marciò contro di lui con tre legioni e dopo una gran battaglia presso Zela lo fece fuggire dal Ponto e distrusse totalmente il suo esercito. Nell'annunziare a Roma la straordinaria rapidità di questa spedizione, scrisse al suo amico Mazio tre sole parole: "Veni, vidi, vici".» (Plutarco, Vite Parallele: Alessandro e Cesare, BUR. Milano, 2004. Trad.: D. Magnino) Giulio Cesare fu sicuramente un uomo deciso e impavido. Forse crudele e senza scrupoli? UN UOMO FORTE? Un tiranno? E ucciso un tiranno ne seguì un altro...ed un altro ancora e la Res-pubblica ebbe fine. #ioleggopensodunquesono

Piccoli miracoli di Julia Alvarez

Millie, ovvero Milagritos, deve percorre un viaggio psicologico e fisico alla ricerca di sé, in bilico tra due paesi, due famiglie, due identità.  Romanzo di formazione. #BibliotecaPreganziol

Il lampo di G.Pascoli -silenzio assordante del tacito tumulto

  Il Lampo è un breve componimento in cui Pascoli mostra la capacità evocativa del fonosimbolismo. La terra sta ansante, livida, in sussulto così come un uomo in preda all'ansia, che fatica a respirare, immobile con le labbra livide, incapace di articolare suono, scosso da sussulti improvvisi e incontrollabili. Il cielo ingombro, tragico, disfatto è come la psiche che si è arresa, ingombra di troppi pensieri, tragica perché sa che la vita finisce in dolore, disfatta, lacerata, ridotta in frantumi. Bianca, bianca, avvolta da un pallore cadaverico appare la casa, ultimo rifugio dalla tempesta, che appare e subito scompare in un attimo. La casa potrebbe esser la famiglia, la stabilità,  che pur scompare sommersa dal buio, da quella silenziosa assordante tempesta, il tacito tumulto, che lascia esterrefatti con lo sguardo perso nella notte nera e buia della profonda solitudine.

Nessuno è reo, nessuno è innocente

Son passati 180 anni dall'edizione quarantana ...eppure...  "All’avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle”.  “le gride sono scritte per essere maneggiate”  “a saper ben maneggiare le gride, nessuno è reo, e nessuno è innocente”.

Noi, miseri capponi di Renzo

I capponi intanto s’ingegnavano a beccarsi l’uno con l’altro, come accade troppo sovente tra compagni di sventura. “Lascio poi pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe, a capo all’in giù, nella mano d’un uomo il quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. Ora stendeva il braccio per collera, ora l’alzava per disperazione, ora lo dibatteva in aria, come per minaccia, e, in tutti i modi, dava loro di fiere scosse, e faceva balzare quelle quattro teste spenzolate; le quali intanto s’ingegnavano a beccarsi l’una con l’altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura.”

io leggo penso dunque sono

Docente presso Itis Max Planck Responsabile progetto Biblioteca