Il Lampo è un breve componimento in cui Pascoli mostra la capacità evocativa del fonosimbolismo.
La terra sta ansante, livida, in sussulto così come un uomo in preda all'ansia, che fatica a respirare, immobile con le labbra livide, incapace di articolare suono, scosso da sussulti improvvisi e incontrollabili.
Il cielo ingombro, tragico, disfatto è come la psiche che si è arresa, ingombra di troppi pensieri, tragica perché sa che la vita finisce in dolore, disfatta, lacerata, ridotta in frantumi.
Bianca, bianca, avvolta da un pallore cadaverico appare la casa, ultimo rifugio dalla tempesta, che appare e subito scompare in un attimo. La casa potrebbe esser la famiglia, la stabilità, che pur scompare sommersa dal buio, da quella silenziosa assordante tempesta, il tacito tumulto, che lascia esterrefatti con lo sguardo perso nella notte nera e buia della profonda solitudine.
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